Salire a bordo del treno della storia, nel nostro caso una rapida e confortevole Freccia*, riserva sempre sorprese affascinanti. Proviamo a fare un viaggio a Reggio Emilia, Città del Tricolore, alla scoperta della vera storia della bandiera nazionale e delle memorie di una città dal passato importante, proiettata nel futuro.
Reggio Emilia, la storia del Tricolore
Era il 7 gennaio del 1797 quando per la prima volta, nella città di Reggio Emilia, lo Stato italiano sovrano della Repubblica Cispadana, che aggregava sotto di sé anche le città di Bologna, Ferrara e Modena, decideva di adottare il Tricolore.
Lo storico congresso si tenne nell’aula del municipio che, da quel solenne momento in poi, fu ribattezzata “Sala del Tricolore”, esattamente come Reggio Emilia “Città del Tricolore” fu il titolo conferito alla città che per prima indossò i tre colori d’Italia.
Ma com’era quella primitiva bandiera nazionale? Non come la conosciamo oggi.
La bandiera di fine Settecento aveva strisce orizzontali e un simbolo al centro; poi, negli anni, ha subito diversi cambiamenti, ma mai nei colori: il verde, il bianco e il rosso che rappresentano l’Italia nel mondo sono sempre gli stessi.

La bandiera, segno di identificazione e appartenenza, è dunque simbolo di Reggio Emilia, Città del Tricolore, che la celebra non solo in occasione di importanti eventi espositivi, ma dedicandole una giornata apposita, la Festa del Tricolore, il 7 gennaio di ogni anno.
In questa data, vale la pena programmare una gita in treno a Reggio Emilia per ammirare dal vivo i cimeli legati alla storia del Tricolore e fare un giro per la città.
Cosa vedere a Reggio Emilia
Arrivando a Reggio Emilia in treno, con l’Alta Velocità e gli Intercity da ogni parte d’Italia, ci si può concedere una passeggiata tra i portici, i parchi e le piazze, apprezzando la bellezza di un centro storico che rivela immediatamente il proprio volto cinquecentesco.

I luoghi da non perdere? Partiamo subito dal Museo del Tricolore, inaugurato nel 2004 nei locali adiacenti all’omonima sala del municipio.
Luogo storico per eccellenza, ci accoglie con la sua forma ellittica e i palchetti, ovvero alla maniera in cui la concepì l’architetto Bolognini, tra il 1754 e il 1774. Il percorso museale documenta in modo innovativo gli episodi più importanti della storia del Tricolore in relazione alle vicende del Risorgimento e dell’Unità d’Italia, con una ricca carrellata di stampe, dipinti, armi e cimeli sia originali che riprodotti, offrendo uno spaccato avvincente della nostra storia nazionale.
Cosa vedere a Reggio Emilia in un giorno? Il nostro tour della capitale emiliana prosegue tra le vie del centro alla scoperta di meravigliosi scorci e tesori d’arte.

Partendo dal Duomo romanico, in piazza Prampolini, col suo caratteristico tiburio in cima, sul quale svetta la cinquecentesca statua della Madonna con Bambino, ammiriamo le facciate dei palazzi rinascimentali che ci circondano e ci dirigiamo verso gli altri luoghi simbolo dell’arte e dell’architettura in città.
Il Teatro Romolo Valli, che si impone con la sua facciata neoclassica su un’altra importante piazza cittadina, assieme al Teatro Ariosto, la Galleria San Rocco e i Giardini Pubblici. Luoghi da non perdere, che danno il senso della varietà culturale di Reggio Emilia e di quanto sia facile apprezzarne la bellezza anche in una semplice passeggiata dalla stazione al centro.

Da vedere anche la Basilica di San Prospero e il Santuario della Beata Vergine della Ghiara, antico nome dell’attuale corso Garibaldi, luoghi di culto che raccontano bene anche il volto spirituale della città.
Il modo migliore di salutare Reggio Emilia, Città del Tricolore? Una notte in “bianco” a ballare il liscio, un assaggio “verde” di tortelli alle erbe e un bel bicchiere di “rosso” Lambrusco.
*N.B. Le soluzioni di viaggio proposte potrebbero essere soggette a variazioni. Verifica l’effettiva disponibilità su Trenitalia.com