Oscurata dalla visita turistica alla ben più famosa Reggia di Caserta, Casertavecchia è un suggestivo borgo medievale campano, rifugio perfetto per chi desidera trascorrere una gita fuori dalla confusione.
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Preparati a scoprire un angolo di Campania sorprendente, tra passeggiate medievali in stradine acciottolate, scorci panoramici ed edifici che sono vere e proprie opere d’arte.
Il borgo medievale di Casertavecchia

Casertavecchia si estende ai piedi dei Monti Tifatini e dista solo 10 Km dal centro di Caserta.
Di origini longobarde, il borgo vanta una storia antica, legata alle incursioni saracene che decretarono la scomparsa dell’antica Calatia e lo spostamento della popolazione a ridosso delle montagne.
Nel 1062 ebbe inizio la dominazione normanna, che trasformò il paese in un piccolo gioiello d’arte e architettura, tanto che dal 1960 Casertavecchia è interamente annoverata tra i Monumenti Nazionali Italiani.
Non c’è da stupirsi: dal Duomo, col suo inconfondibile campanile, ai resti del Castello, passando per le stradine interne, ogni cosa rimanda ancora all’antico assetto medievale.
Con l’avvento dei Borbone e la costruzione della Reggia di Caserta, il borgo perde centralità e attrattività turistica, spopolandosi in maniera progressiva.
Oggi, recuperato in pieno il suo antico fascino, Casertavecchia conquista col suo vivere lento, le botteghe artigianali e i ristoranti dove assaggiare i piatti tipici della cucina locale.
Se i primi e i secondi a base di ragù e carni di cacciagione richiamano le leccornie di Re Ferdinando, le minestre e le zuppe di verdure e legumi, così come le prelibate mozzarelle, esprimono l’antico legame agropastorale col territorio.
Cosa vedere a Casertavecchia

Una volta entrati nel borgo, siamo subito catturati dal suo simbolo: Torre dei Falchi, ovvero il Maschio, che con i suoi 30 metri di altezza è la seconda torre più alta d’Europa dopo quella di Aigues-Mortes, in Provenza.
Ultimo baluardo di ciò che resta dell’antico Castello risalente all’861, oltre che l’ultima delle 6 torri di avvistamento originarie.
La Cattedrale di San Michele Arcangelo e Piazza Vescovado sono invece il capolavoro normanno del borgo.
La leggenda narra che siano state le Fate dei Monti Tifatini a trasportare in volo le colonne dell’antica città di Calatia quassù, per poter ultimare gli interni della Cattedrale.
In effetti, le 18 meravigliose colonne in marmo su cui poggiano capitelli e archi a tutto sesto, sembrano davvero un’opera sovrumana, così come la cupola e il suo tiburio ottagonale, decorato con archi e mosaici islamici.

Graziosa è la Chiesa dell’Annunziata, in stile Gotico, con al lato un piccolo campanile. Una curiosità? Per fotografarla occorre spostarsi nel vicoletto di fronte al suo ingresso.
A proposito di vicoli, le strade di Casertavecchia sono un vero labirinto oltre il quale si celano scorci fotografici e piacevoli scoperte: abbellite con oggetti riciclati e allestimenti originali (vecchi scarponi, stufe, vasi di fiori, ecc.), queste stradine sembrano custodire un particolare genius loci.
Mai sentito parlare dello “Spiritello di Casertavecchia”? Da queste parti è detto il mazzamuriello ed è un gettonatissimo souvenir.
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